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Da chef pane con le piante dei boschi distrutti del Friuli

Estratte le parti commestibili da corteccia degli abeti bianchi e rossi

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO - Un pane per far rivivere gli alberi distrutti dal maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia - in particolar modo la Carnia e Sappada - alla fine dello scorso ottobre. L'iniziativa è di Stefano Basello, chef del ristorante "Il Fogolar" di Udine.

Lo chef, colpito dalla devastazione della sua terra - con l'aiuto del padre e della sua brigata di cucina e il permesso del Sindaco di Sappada e delle Guardie Forestali - si è messo al lavoro per recuperare la corteccia degli abeti bianchi e rossi ed estrarne le parti commestibili per ricavarne una sorta di farina da utilizzare per ottenere del pane. Ecco allora che il pane fatto di corteccia interna diventa storia e tradizione.

Del resto le farine ricavate da cortecce interne di alberi o radici si producevano già un tempo, quando i contadini le utilizzavano per sfamarsi in quanto molto nutrienti e ricche dal punto di vista organolettico (ecco il motivo per cui vengono chiamate anche "di sussistenza").

"Mi auguro che questa nuova proposta - ha sottolineato Basello - costituisca un motivo in più per visitare questa spettacolare regione e rendere omaggio alla sua natura, da parte di turisti e appassionati". (ANSA).

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