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Commercio di pesce contaminato, blitz della Guardia Costiera

Centinaio, militari difendono la filiera ittica italiana

Commercio di pesce contaminato, blitz della Guardia Costiera

Redazione Ansa

Maxioperazione della Guardia Costiera contro un'organizzazione criminale che metteva in commercio pesce contaminato pericoloso per la salute: sette gli arresti. Il blitz dei militari, in corso tra le provincie di Taranto e Brindisi, è finalizzato al contrasto di un'attività criminale organizzata, sistematica, dedita al furto, ricettazione, distribuzione e successiva commercializzazione su tutto il territorio nazionale di prodotti ittici contaminati, soggetti a vincolo sanitario, altamente nocivi per la salute pubblica, contraffatti mediante falsa certificazione.

L'operazione - che ha visto coinvolti più di cinquanta uomini e donne della Guardia Costiera oltre a mezzi navali ed aerei del Corpo - ha consentito di eseguire le ordinanze di custodia cautelare in carcere e domiciliari disposte dal gip del Tribunale di Taranto.

Centinaio, Guardia Costiera difende filiera ittica italiana
"Un'altra brillante operazione della Guardia Costiera per una filiera ittica sempre più pulita e sicura. No a prodotti contaminati o contraffatti sulle nostre tavole. Sì a un rafforzamento dei controlli a tutela dei cittadini-consumatori, soprattutto in vista delle imminenti festività. Grazie quindi alla Guardia Costiera, ma anche a tutti gli altri organismi di controllo del Ministero che tutelano ogni giorno la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole.

La difesa del vero Made in Italy agroalimentare passa anche da qui". Così il Ministro delle Politiche agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio, sulla maxi operazione della Guardia Costiera avvenuta nelle province di Taranto e Brindisi. 

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