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Il primo robot licenziato, lavorava in un supermercato

Non riusciva a rispondere alle richieste dei clienti

Il primo robot licenziato lavorava in un supermercato e appartiene alla stessa 'famiglia' del robot Pepper, nella foto (fonte: Xavier Caré / Wikimedia Commons / CC-BY-SA.)

Redazione Ansa

Mentre in molti temono che i robot possano diventare ladri di lavoro, il primo licenziamento in tronco ha colpito proprio uno di loro: è accaduto in Gran Bretagna, in Scozia, dove il robot Fabio era stato impiegato in un supermercato di Edimburgo per accogliere i clienti gentilmente e rispondere alle loro richieste.

"Dove posso trovare la birra?", gli domandavano, ma la risposta di Fabio lasciava un po' spiazzati: "nel reparto alcolici". La sua carriera ha quindi cominciato un rapido declino, come riferisce il quotidiano britannico The Telegraph. Il primo passo è stato un demansionamento: il nuovo incarico di Fabio era invitare i clienti ad assaggiare dei cibi, ma non ha retto il confronto con i colleghi umani. Mentre questi ultimi riuscivano ad attirare circa 12 clienti in 15 minuti, Fabio non riusciva che ad attirarne due.

"Sfortunatamente le prestazioni di Fabio non erano quelle attese", hanno detto al quotidiano i proprietari del supermercato. "Le persone lo evitavano". Non è accaduto lo stesso per i colleghi di lavoro, alcuni dei quali hanno pianto per il licenziamento di Fabio. Una reazione che ha sorpreso lo stesso laboratorio della Heriot-Watt University di Edimburgo, che aveva programmato il robot.

"L'episodio dimostra come sia sempre più necessario programmare i robot sulla base delle esigenze dell'ambiente e delle persone del suo luogo di lavoro", ha osservato l'esperto di Robotica sociale Filippo Cavallo, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "Si tratta - ha aggiunto - di programmare i robot in modo da ottimizzarne le prestazioni e prolungarne l'uso".

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