(ANSA) - ROMA, 27 SET - Sulle bruschette, sulla pasta fatta
in casa e sulle uova. A Canterano è tempo di sapori e di profumi
inconfondibili, quelli del tartufo nero pregiato e del tartufo
scorzone che esalteranno le ricette proposte alla Sagra dedicata
al pregiato tubero. Nel piccolo e grazioso borgo dell'Alta Valle
dell'Aniene, che sorge al confine con Subiaco nei pressi dei
Monti Simbruini, l'appuntamento è fissato per sabato 30
settembre e domenica 1 ottobre: due giornate che permetteranno
di gustare al meglio il tartufo, rigorosamente locale e raccolto
nei boschi che circondano questo piccolo gioiello incastonato
sotto gli Appennini in provincia di Roma.
Gli stand gastronomici saranno aperti dalle ore 12 di sabato
fino alle 17 del giorno successivo, con il corposo vino rosso
della zona che scorrerà a fiumi e gli spettacoli di musica
popolare dal vivo che contribuiranno a creare il clima di festa
tipico dei piccoli borghi.
A fare il resto sarà la bellezza di Canterano, un luogo dal
fascino magico abitato da meno di 400 persone, dove il tempo
sembra essersi fermato; tra una portata e l'altra i visitatori
potranno andare alla scoperta delle bellezze del paese che si
affaccia sulla conca dell'Aniene, dal quale si possono ammirare
dall'alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica,
oltre al maestoso Monte Livata; nelle giornate in cui il cielo è
più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco,
quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone. Da queste
parti la presenza dell'uomo ha origini antichissime che
riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi
provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si
stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle
dell'Aniene: i resti di antiche mura poligonali confermano
questa tesi, e proprio nei pressi di questi resti è possibile
addentrarsi in profonde grotte sotterranee che furono utilizzate
come riparo dalle popolazioni che per millenni hanno abitato
questi luoghi. Canterano è circondato inoltre da boschi
ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi,
e nocciole: un vero paradiso che in questo periodo dell'anno
inizia a "vestire" gli splendidi colori autunnali.
I profumi del bosco nel piatto, a Canterano (RM) è tempo di
Sagra del tartufo - 30 set/1 ott
Sulle bruschette, sulla pasta fatta in casa e sulle uova. A
Canterano è tempo di sapori e di profumi inconfondibili, quelli
del tartufo nero pregiato e del tartufo scorzone che esalteranno
le ricette proposte alla Sagra dedicata al pregiato tubero. Nel
piccolo e grazioso borgo dell'Alta Valle dell'Aniene, che sorge
al confine con Subiaco nei pressi dei Monti Simbruini,
l'appuntamento è fissato per sabato 30 settembre e domenica 1
ottobre: due imperdibili giornate che permetteranno di gustare
al meglio il tartufo, rigorosamente locale e raccolto nei boschi
che circondano questo piccolo gioiello incastonato sotto gli
Appennini in provincia di Roma.
Fra i prodotti più amati a ogni latitudine, il tartufo ha
ammaliato gli amanti della buona cucina sin dai tempi degli
Antichi Romani, e a distanza di tanti secoli il suo fascino
resta più forte che mai. E così anche quest'anno sarà difficile
resistere al richiamo di un evento nel quale la gioia del palato
e il divertimento sono assicurati: gli stand gastronomici
saranno aperti dalle ore 12 di sabato fino alle 17 del giorno
successivo, con il corposo vino rosso della zona che scorrerà a
fiumi e gli spettacoli di musica popolare dal vivo che
contribuiranno a creare il clima di festa tipico dei piccoli
borghi.
A fare il resto sarà il fascino di Canterano, un luogo dal
fascino magico abitato da meno di 400 persone, dove il tempo
sembra essersi fermato; tra una portata e l'altra i visitatori
potranno andare alla scoperta delle bellezze del paese che si
affaccia sulla conca dell'Aniene, dal quale si possono ammirare
dall'alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica,
oltre al maestoso Monte Livata; nelle giornate in cui il cielo è
più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco,
quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone. Da queste
parti la presenza dell'uomo ha origini antichissime che
riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi
provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si
stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle
dell'Aniene: i resti di antiche mura poligonali confermano
questa tesi, e proprio nei pressi di questi resti è possibile
addentrarsi in profonde grotte sotterranee che furono utilizzate
come riparo dalle popolazioni che per millenni hanno abitato
questi luoghi. Canterano è circondato inoltre da boschi
ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi,
e nocciole: un vero paradiso che in questo periodo dell'anno
inizia a 'vestire' gli splendidi colori autunnali.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Profumi del bosco a Canterano, è ora della sagra del tartufo
30 settembre - 1 ottobre