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Primo gin-bar a Capri, studio su botanical per drink isolano

Al Punta Tragara 40 etichette del distillato e 15 acque toniche

Redazione Ansa

 ROMA  - Riapre ad aprile nel segno del gin il bar dell'hotel Punta Tragara a Capri, esclusivo belvedere proteso sul mare e i Faraglioni. Il distillato più in voga tra Londra e Copenaghen - che ha nel ginepro, una essenza mediterranea quindi, la sua anima - sarà da quest'anno il protagonista assoluto nel bar dell'hotel cinque stelle lusso, inaugurato nel 1973 dal conte Goffredo Manfredi.

Lo ha annunciato a Roma il direttore generale dell'hotel Pietro Paolo Federico, in una serata promossa dai Manfredi che ha messo i piatti di mare degli chef del gruppo: Luigi Lionetti del ristorante Monzù del Punta Tragara di Capri, Giuseppe Di Iorio dell'Aroma Restaurant di Roma (1 stella Michelin) e Salvatore La Ragione del Mammà di Capri (1 stella Michelin).

Saranno 40 le etichette di gin selezionate dal barman Daniele Chirico per il bere miscelato degli ospiti e ben 15 diverse acque toniche da abbinare per il cocktail più venduto al mondo, il gin tonic. Una novità che, ha detto Federico, sta già riscuotendo molta curiosità e ispirando una vera e propria caccia alle botanical autoctone per mettere a punto la ricetta di un gin isolano e cercare abbinamenti col pescato.

Intanto, nella disfida gastronomica, ha brillato lo chef Di Iorio con la mupa, un pesce che vive in profondità raro a trovarsi in pescheria. "Ieri a Roma c'erano solo tre mupe, e due erano nella mia cucina" ha sottolineato Di Iorio a testimonianza dell'importanza per uno chef dei buoni rapporti con la filiera produttiva, dagli artigiani del gusto ai piccoli pescatori.

Novità anche all'Aroma: nel ristorante con vista sul Colosseo apre un bistrot dedicato alla cucina romana e del Lazio, una tradizione innovata da proposte come la carbonara shakerata.

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