Rubriche

Libano, al via la Settimana della Cucina italiana

Ambasciatrice Bombardiere esalta i legami Roma-Beirut

Redazione Ansa

(ANSAMed) - BEIRUT, 15 NOV - L'ambasciatrice italiana in Libano Nicoletta Bombardiere ha inaugurato a Beirut la 7a edizione della Settimana mondiale della cucina italiana, che si svolge nel paese mediterraneo fino al 20 novembre prossimo grazie alla stessa ambasciata italiana e all'Istituto del Commercio estero (Ice).

Come si legge nel comunicato stampa diffuso dalla sede diplomatica, l'iniziativa ha l'obiettivo di dare rilievo alla "presenza italiana in Libano nel settore enogastronomico... e condividere la tradizione culinaria italiana, fatta di cucina di qualità e prodotti gastronomici e vini di fama mondiale".

Il tema scelto per l'edizione di quest'anno è "convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta".

L'ambasciatrice Bombardiere ha ricordato nel suo discorso introduttivo la lunga tradizione di scambio tra i territori italiani e quelli libanesi: "il segno distintivo della cucina italiana e di quella libanese, che si sono sviluppate fianco a fianco lungo i secoli lungo le sponde del nostro comune bacino del Mediterraneo, è proprio la loro semplicità", ha detto Bombardiere.

"Cibo, per noi, significa anche condivisione", ha detto l'ambasciatrice. "Con questo spirito, anche quest'anno, organizzeremo un pranzo di solidarietà in collaborazione con 'Nation Station', un'organizzazione creata dopo l'esplosione per fornire assistenza alle persone bisognose di Geitawi", uno dei quartieri colpiti dalla devastante esplosione del 4 agosto 2020 nella quale sono state uccise 250 persone e circa 6mila sono rimaste ferite.

" Cibo significa anche patrimonio", ha proseguito l'ambasciatrice. "Con la sua enfasi sui prodotti locali, la dieta mediterranea è stata iscritta nel 2013 nella lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell'umanità".

In tal senso, ha detto, "parlando di cibo, nel nostro tempo, non possiamo esimerci dall'affrontare il tema dell'insicurezza alimentare, diventato ancora più urgente nell'attuale sfidante scenario geopolitico". (ANSAMed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it