VERONA - È New York l'obiettivo principale del vino italiano
per la fine di giugno, con due appuntamenti targati Vinitaly
International.
Si parte con il Summer Fancy Food Show (25-27 giugno) e il
Wine bar realizzato da Vinitaly International nell'ambito del
progetto di promozione supportato dal ministero dello Sviluppo
Economico (Mise) e organizzato dall' Ice (Italian Trade Agency).
Una quarantina le aziende made in Italy coinvolte in un matching
del gusto con professionisti del settore e giornalisti. Sempre a
New York saranno 33 i candidati Via (Vinitaly international
Academy) impegnati dal 26 al 30 giugno a conseguire la
certificazione di 'Ambasciatori' del vino italiano attraverso il
brand Vinitaly.
Tra gli operatori del settore che parteciperanno ai corsi,
anche 8 professionisti del vino provenienti dal colosso della
ristorazione italoamericana, Batali & Bastianich Hospitality
Group. Tra gli importatori statunitensi presenti, anche Total
Wine & More, Vias Import Ltd, Banfi Vintners, Domaine Select,
LUX Wines, Horizon Beverage Company, Chambers street wines,
International Wine Imports, Southport Wines LLC. Si tratta del
primo corso di certificazione negli Usa e dell'avvio del tour
mondiale dedicato ai corsi VIA diretti da Ian D'Agata, le cui
prossime tappe (a settembre) saranno Shanghai e Pechino.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani
"Le dinamiche della domanda che registriamo negli Stati Uniti
inquadrano un mercato tutt'altro che maturo, come osservato ieri
anche da Sace che ha inserito gli Usa tra i 15 Paesi ad alto
potenziale di crescita, con un tasso di incremento annuo delle
nostre esportazioni del 5,5% da qui al 2020. E, nonostante la
pausa di riflessione di questo primo quadrimestre, il vino
italiano ha sino ad oggi fatto meglio dei propri competitor, con
una crescita di circa il 27% nell'ultimo triennio.
Veronafiere con Vinitaly si sente un attore chiave per lo
sviluppo del nostro export, che persegue sia autonomamente che
grazie a collaborazioni tra istituzioni, Ice e sistema
fieristico, come nel caso del Fancy Food e del Piano per la
promozione straordinaria del made in Italy, che oggi serve più
che mai in ottica di incremento dei flussi commerciali".
Secondo le elaborazioni Ice su base Census - Dipartimento
del Commercio statunitense, nei quattro mesi di quest'anno le
importazioni di vino italiano sono cresciute in valore dello
0,3% per un corrispettivo di 576,2mln di dollari.
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Vinitaly ora porta vino italiano nella Grande Mela
Con due appuntamenti targati Vinitaly International