VERONA - Lo sviluppo dei rapporti commerciali con la Cina e il
continente asiatico passa anche dal sistema fieristico, e
Veronafiere gioca il ruolo di protagonista per l'Italia sulla
Via della Seta. In missione in questi giorni a Pechino e
Shanghai il presidente, Maurizio Danese, e il direttore
generale, Giovanni Mantovani, hanno incontrato l'Ambasciatore
d'Italia, Ettore Sequi, il Console generale a Shanghai, Stefano
Beltrame, e il direttore dell'ICE in Cina, Amedeo Scarpa. "La
Cina attraverso il grande progetto 'One Belt One Road' - ha
detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - ha
impresso una svolta epocale nei rapporti economici globali".
"Attraverso l'Aiib - ha aggiunto -, la Banca asiatica degli
investimenti, nella quale l'Italia è il dodicesimo paese
aderente con un quota che supera il 2,5%, ha programmato un
piano di interventi di oltre 100 miliardi di dollari: una
freccia fondamentale per lo sviluppo delle relazioni commerciali
sulla Via della Seta". "La connettività tra la Cina e la zona
euroasiatica, l'Africa e in futuro il Sud America, è anche per
l'Italia un'occasione imperdibile: i 65 paesi dell'Asia centrale
coinvolti nell'Obor assorbono da soli il 27% delle esportazioni
italiane nel mondo ed hanno elevati margini di crescita. Per
questo siamo molto attivi in Cina e stiamo progettando un piano
di radicamento molto ambizioso nel breve-medio termine, come
previsto anche dal nostro piano di industriale" ha concluso
Danese. Oltre agli appuntamenti istituzionali che hanno visto un
incontro anche con il presidente della Camera di Commercio
Italiana in Cina, Davide Cucino, i vertici di Veronafiere stanno
stringendo nuovi accordi e rinnovando quelli già collaudati con
i partner cinesi, grazie alla presenza della Fiera di Verona in
Cina dal 1998 e ad una sede di rappresentanza a Shanghai. Una
attività ventennale riconosciuta dal Governo italiano anche
attraverso il coinvolgimento di Veronafiere quale partner di ICE
nel piano per la promozione straordinaria del made in Italy in
Cina che prevede 20 milioni di euro di investimenti, e nella
creazione di una piattaforma multicanale denominata Italian Wine
Channel. Un'attenzione nata dalla presenza di Vinitaly da lunghi
anni in Cina, dagli accordi raggiunti con player importanti
quali Alibaba, 1919, Cofco e Pacco Group Ltd così come dalla
collaborazione pluriennale con lo Shanghai Wine&Dine Festival,
l'International Wine & Spirits Show di Chengdu e l'Hong Kong
International Wine and Spirits Fair. Si tratta di una lista di
partnership strategiche a cui sta per aggiungersi l'intesa con
la Fiera di Chengdu (Sichuan), proprio sulla Via della Seta. La
delegazione di Verona in missione in Cina ha firmato un
protocollo per approfondire i termini di una nuova cooperazione
tra Veronafiere-Fieragricola e la Sichuan International
Exhibition Co. Ltd, promotrice della Sichuan Agricultural Expo.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Veronafiere rafforza partnership in Cina
Lungo Via della Seta attenzione nata da lunga presenza Vinitaly