(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Un week-end all'insegna della
biodiversità per riscoprire alcune varietà antiche di frutta e
di grano al centro di un importante lavoro di valorizzazione da
parte di un gruppo di agricoltori locali: sabato 7 e domenica 8
novembre alla Torre di Oriolo di Faenza (Ravenna) si terrà la
seconda edizione di "Grani e melograni", evento organizzato
dall'Associazione per la Torre di Oriolo, l'Agenzia Regionale
Prevenzione e Ambiente (Arpa) e la Comunità de cibo di Oriolo,
con il patrocinio del Comune di Faenza. Per due giorni, ai piedi
della torre medievale, accanto a grani e melograni saranno
protagonisti anche vitigni e altri prodotti agricoli autoctoni
di un angolo di Romagna che, già da diversi anni, sta puntando
fortemente sulla biodiversità come strada privilegiata per
un'economia più rispettosa del territorio e un turismo
sostenibile.
Nutrito il programma della manifestazione, che prevede
convegni, laboratori, mostre, degustazioni guidate e incontri
con gli agricoltori, spaziando tra proposte per tutte le età. Il
primo giorno, battezzato "L'Oro Antico", punterà i riflettori
sul grano, con un convegno che al mattino si concentrerà sulle
tre cultivar diffuse in Romagna - Senatore Cappelli, Gentil
Rosso e Ardito - grazie alla relazione di Luigi Filippo
D'Antuono (Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari
dell'Università di Bologna) e sul valore nutrizionale dei
cereali, illustrati dalla nutrizionista Monica Zaccari. Nel
pomeriggio laboratorio interattivo per genitori e figli nel
quale Giorgia Lagosti (maestra Associazione insegnanti cucina
italiana) guiderà i partecipanti nella preparazione di crostate,
pani e confetture con le farine e la frutta di Oriolo dei Fichi.
Riccardo Franciolini presenterà una mostra di grani antichi, le
attività di recupero e approfondimento scientifico
dell'associazione e, in particolare, Diversifood, il nuovo
progetto della Comunità Europea per la creazione di filiere
alimentari sostenibili volte alla valorizzazione delle colture
locali a cui Rete Semi Rurali partecipa attivamente.
Domenica sarà invece la melagrana e, in particolare, la
"Grossa di Faenza", varietà locale di melograno iscritta a fine
2014 nel Repertorio della Biodiversità della Regione Emilia
Romagna. Dopo una ricca colazione di apertura preparata con i
prodotti del territorio, alle ore 9.45 si terrà il convegno
"Romagna: melograno sì o no?", durante il quale l'agronomo
Giacomo Linoci presenterà gli aspetti varietali, le tecniche
colturali, i prodotti derivati e le prospettive di mercato di un
frutto sempre più apprezzato per i suoi comprovati benefici per
la salute. Infine, appuntamento con le letture di Zirudele
(componimenti umoristici dialettali) a cura di Mario Gurioli e
Roberto Amadio.In entrambe le giornate sarà attivo all'ora di
pranzo un punto ristoro con specialità tipiche, mentre nei due
pomeriggi sarà possibile sia fare acquisti presso la mostra
mercato con salumi, formaggi, vini e altri prodotti tipici di
Oriolo sia visitare le mostre fotografiche "I patriarchi della
natura" a cura di Sergio Guidi e "Mani ed antichi mestieri" a
cura di Claudia Merighi.(ANSA).
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A "Grani e melograni" sapori antichi e biodiversità
A Faenza il 7-8 novembre varietà autoctone Romagna protagoniste