(ANSA) - MILANO, 01 LUG - A due passi dal centro storico di
Sarzana, in provincia di La Spezia, nella valle del Magra, la
tradizione della Pizza Napoletana Avpn (Associazione verace
pizza napoletana) incontra quella di piatti storici della cucina
ligure, riscoperti e preparati secondo la tradizione, come i
"Crosetti" dischi di pasta fatta a mano, realizzati con stampi
antichi e conditi con un pesto bianco.
La novità è "Officine del cibo" firmata da Giacomo Devoto,
nato a Sarzana, nonna napoletana e appassionato della cucina del
territorio, e da Giuseppe Messina, nato a Napoli nei Quartieri
Spagnoli e maestro dell'arte patrimonio dell'Unesco: quella
della pizza. I due si sono conosciuti a Napoli, durante uno
stage di Devoto da Attilio Bachetti.
La scelta unisce la pizza napoletana a cornicione alto,
quella fritta, quella cotta vapore a piatti liguri di antica
matrice come i muscoli (cozze) ripieni, il Brandacujun (a base
di stoccafisso) o la tipica "Cima".
Comune denominatore del progetto Officine del Cibo sono
qualità e ricerca. A partire dalle acciughe, le paste liguri
(con un impasto a base di farina, burro, acqua e uova) e vari
presidi Slow Food come la cipolla di Treschietto, la zucchina
trombetta sarzanese, il lardo di Colonnata, la salsiccia di
Pignone, il primosale di Brugnato e il pecorino lunigianese.
Dall'altra parte una ricerca profonda sulle pizze e la
lievitazione (con pochissimo lievito) per ottenere una
fermentazione che vada dalle 24 alle 48 ore con farine macinate
a pietra. Originale anche l'abbinamento pizza-bollicine,
rigorosamente italiane, e vini naturali rifermentati in
bottiglia.
(ANSA).
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A Sarzana la tradizione napoletana incontra quella ligure
Il progetto 'Officine del cibo', ricerca e presidi slow food