(di Giulia Costetti) (ANSA) - MILANO, 15 FEB - A Milano, nella
città della moda, anche il cioccolato sfila in passerella: con
la Chocolate Fashion Show inaugura, domani sera, la terza
edizione del Salon du Chocolat (fino al 18 febbraio al Mico).
Una quindicina di vestiti di alta moda - o alta pasticceria -
porteranno sulla catwalk del Mico Lab la collezione "Choco
Époque", nata dalla collaborazione tra la scuola di moda
milanese Teatro della Moda - specializzata nella sartoria
artigianale italiana - e i grandi maestri dell' Accademia
Maestri Pasticceri Italiani. Lo stile a cui si ispirano le è
nato, 23 anni fa. Tulle, organze e seta sono sostituiti (o
ricoperti) da strati di cioccolato, in nuances che vanno dal
bianco più candido al fondente più puro.
Il cioccolato prende le forme più strane negli accessori:
cappelli, fiori, cinture, bracciali e diademi in cacao, mentre
chicchi di caffè, stecche di cannella, nocciole, frutti rossi o
peperoncino diventano rifiniture e decorazioni che
impreziosiscono gli abiti. "Potenzialmente, è tutto
commestibile" dice Paolo Griffa, giovane chef del Grand Hotel
Royal e Golf di Courmayeur, al suo debutto al Salone come
stilista-pasticcere. "Sono creazioni molto delicate. Io sono
giovane e ambizioso, ho provato a 'strafare' ", racconta
scherzando il ventiseienne, che oltre ad esibirsi in uno dei
tanti showcooking in programma, presenterà domani il suo abito.
"C'è molto lavoro dietro, ma anche se si parla di moda non è
molto diverso da quello che faccio quotidianamente: siamo
artisti e artigiani allo stesso tempo - ha spiegato - creiamo
piatti come se fossero dei piccoli quadri. Il design e
l'attenzione alla forma sono un po' il nostro pane quotidiano".
Tra i tanti abiti della collezione, anche i "pezzi di punta"
francesi della Maison Boissier, di Jeffrey Cagnes e le creazioni
del maître chocolatier Davide Comaschi.
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A Milano sfila in passerella il cioccolato
Vestiti e accessori commestibili al Salon du Chocolat