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Bottura, nuova cucina italiana è nata da condivisione

'Chiacchiericcio intorno a noi è perché la gente non conosce'

Redazione Ansa

BOLOGNA - "Perché la cucina italiana è diventata così forte negli ultimi anni? Sì certo, l'Osteria Francescana numero uno nel mondo, va bene. Ma perché c'era un gruppo che condivideva.C'è stato e c'è un gruppo di cuochi che condividono. Condividono valori e il modo di cucinare, delle tecniche applicate alla materia prima. Per valorizzare la materia prima non il proprio ego. Questa è la nuova cucina italiana". L'ha detto a margine della presentazione della Guida dell'Espresso dedicata all'Emilia-Romagna, il cuoco Massimo Bottura. "Tutto questo parlare, questo chiacchiericcio che c'è intorno a quello che facciamo - ha spiegato - è perché la gente non conosce. Allora se noi cominciamo a condividere e a comunicare allora a quel punto la gente comincia ad ascoltare ed è proprio interessata a quello che noi facciamo".

Il ragionamento di Bottura ha preso spunto dalla contesa sulle origini del tortellino tra Modena e Bologna "Quando io sento i cuochi modenesi e bolognesi dire 'la disfida del tortellino', Modena o Bologna io li guardo e dico, scusate: Modena 'e' Bologna, non Modena 'o' Bologna. Perché Modena e Bologna significa mettere insieme la forze. E per uscire all'estero e comunicare all'estero, c'è bisogno di forza e quindi di condivisione".

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