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All'Hassler un Imago rinnovato per i 10 anni chef Apreda

Entrano in carta 10 piatti iconici, i classici in evoluzione

Redazione Ansa

ROMA -  La Roma dei gourmand e degli enoapassionati festeggia i primi dieci anni dello chef Francesco Apreda al ristorante Imàgo, il ristorante stellato dell'Hassler Roma, l'iconico hotel dove hanno soggiornato reali, divi di Hollywood e della Dolce vita, rockstar e protagonisti del digital business.

Situato sopra la scalinata di Trinità dei Monti, sotto la leadership di Roberto E. Wirth, proprietario e General Manager, il ristorante panoramico ha ora rinnovato cantina, banco-sommelier e illuminazione, alleggerendo gli arredi e lasciando più spazio allo sguardo che qui può spaziare dal Pincio fino al cupolone di San Pietro, dal Gianicolo al Colosseo quadrato dell'Eur.

Emoziona la vista sui tetti di Roma, ma anche i piatti iconici dello chef Apreda che, con le sue collezioni di spezie e di ricette global, ben esprime l'armonia delle contaminazioni di culture gastronomiche. Alla base di una cucina innovativa e semplice al contempo, ricca di esplorazioni nella cultura gastronomica di Roma, Londra, Napoli, Bombay e Tokyo, le tappe principali della carriera di Apreda. Si tratta del "Classici in evoluzione", i 10 piatti che Francesco ha più amato in questi 10 anni e che saranno in carta tutto l'anno.

"Una festicciola", come ha detto lo chef, per i primi dieci anni di sapori di mare, dove trionfano alghe, vegetali e tanto pescato del giorno, sempre accompagnato da una pulizia nel gusto e nell'estetica del piatto. Quella di Aprea e Wirth è dunque un intreccio tra due progetti imprenditoriali che supera, con stile e ironia, la prova del tempo. "Attenti a quei due", perché dietro quei volti sempre giovani e sorridenti in molti scommettono sull'arrivo della seconda stella Michelin. Un salto auspicato da molti: i tempi sono maturi a sentire gli esperti e il servizio impeccabile in sala lo conferma. Ma che preoccupa il patron dell'Hassler: ci farebbe aumentare i listini, e dopo non ci viene più nessuno, ha ironizzato Wirth. "Mai vorrei che questo ristorante prendesse distanze da Roma e dai suoi cittadini" ha detto serio.

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