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In ristorante romano menu "Panda food", Sos 15 ingredienti

Caffè e riso, cibi più diffusi mondo soffrono cambiamenti clima

Redazione Ansa

ROMA - Il mais, i fagioli, il caffè, il cacao, molluschi e crostacei, il vino, il tè, il riso, il miele, le mele, le ciliegie, la birra, l'avocado, lo sciroppo d'acero e le arachidi, sono i 15 alimenti "a rischio scomparsa per i cambiamenti climatici" secondo il grido d'allarme lanciato durante l'ultima Giornata della Terra (Earth Day), il 22 aprile, promossa dalla Ong internazionale Earth Day Network, che dal 1970 cerca di coinvolgere e sensibilizzare quanti più cittadini possibili circa l'importanza della tutela ambientale per la salvaguardia del pianeta. Per questo motivo Settembrini, insegna cult nella ristorazione nel quartiere Prati a Roma ha deciso, a partire da sabato 28 maggio, di dedicare un intero menu ai "Panda Food", quei cibi, per l'appunto, le cui coltivazioni sono seriamente minacciate dal cambiamento climatico.

"Scoprire che alcuni degli alimenti che consumiamo quotidianamente sono in realtà in "pericolo di vita" ha destato stupore in molti - osserva Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia - Un clamore certamente importante, perché sensibilizzare l'opinione pubblica sulle rilevanti problematiche ambientali che stiamo vivendo è il nostro obiettivo primario.

Anche per questo iniziative come quella di Settembrini sono da apprezzare enormemente, con l'augurio che altri possano seguirne l'esempio".

Nel menu curato dal resident chef Ciro Cucciniello le ciliegie fanno capolino nel crudo di pesce alla birra mentre il caffè da' un'aroma speciale al riso frutti di mare, con l'esperto sommelier Luca Boccoli che stupisce con abbinamenti inediti come il sidro di pere. "Per noi si tratta di un'iniziativa perfettamente in linea con la nostra filosofia - afferma Marco Ledda, titolare di Settembrini - che ci vede da sempre attentissimi alla scelta e alla qualità delle materie prime, con un rapporto diretto e praticamente quotidiano con chi produce eccellenze, evitando la scorciatoia dei grandi distributori. Diciamo pure che centrare l'attenzione su degli alimenti che, oltre a tutte le caratteristiche appena citate, rientrano anche in una categoria "a rischio" fa in qualche modo parte del nostro Dna".(ANSA).

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