(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Produrre più vongole per contrastare
il surriscaldamento globale. Il segreto è nei loro gusci come
anche in quelli delle cozze, in grado di immagazzinare anidride
carbonica fino a 254 grammi per chilo sottraendolo all'ambiente.
È quanto emerge da uno studio del gruppo di Ecologia del
Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Prevenzione
dell'Università di Ferrara, pubblicato sulla rivista Science of
The Total Environment. La ricerca ha indagato le capacità di
cattura di carbonio da parte di vongole veraci e mitili allevati
nel comparto produttivo della Sacca di Goro, primo sito di
produzione in Europa. Numeri alla mano, emerge che se queste
attività fossero inserite nel sistema dei "crediti verdi",
considerando il prezzo attuale di mercato di circa 70 euro per
tonnellata di Co2, il risparmio di emissioni varrebbe 1 milione
di euro l'anno.
"La molecola di Co2 biocalcificata nel guscio - spiega
all'ANSA Elena Tamburini responsabile della ricerca - è
intrappolata in forma insolubile e rimossa dall'ecosistema
marino al momento della raccolta dei molluschi. In tutta la fase
di accrescimento, le vongole risultano ad impatto zero". Come
precisa Tamburini, sono in grado di catturare molta più Co2 di
quella che serve per essere prodotte: tra mezzi utilizzati e
consumo di energia e carburanti i grammi sono appena 22 per ogni
chilo, con una differenza di 232 grammi. I gusci delle cozze,
invece 'mangiano' 146 i grammi di CO2 a fronte dei 55 grammi
emessi per l'allevamento, con una differenza di 91 grammi per
ogni chilo. Per entrambe le specie si tratta di impatto
ambientale quasi zero, con un bilancio del carbonio negativo,
ovvero l'anidride carbonica sottratta all'ambiente è molto
superiore a quella prodotta nel corso dell'allevamento. E così,
nel 2020 le 12.800 tonnellate di vongole veraci prodotte nella
Sacca di Goro hanno abbattuto 3 mila tonnellate di anidride
carbonica, neutralizzando le emissioni degli impianti di
riscaldamento residenziale nel comune. E se la produzione fosse
inserita nel sistema dei carbon credit, un certificato
negoziabile equivalente ad una tonnellata di Co2 non emessa o
assorbita, quella eliminata dall'ambiente varrebbe circa 160
mila euro. "La ricerca ha messo in evidenza che grazie alla
produzione di vongole negli ultimi 35 anni - sottolinea il
vicepresidente Fedagripesca-Confcooperative Emilia Romagna,
Vadis PaesantI - i nostri produttori hanno sottratto
all'ambiente quasi un terzo di tutte le emissioni di gas serra
prodotte localmente". E visto che in Italia, spiega
Fedagripesca, vengono prodotte 27 mila tonnellate di vongole e
72 mila tonnellate di cozze, dall'ambiente vengono eliminate in
modo permanente quasi 13 mila tonnellate di anidride carbonica
ogni anno. (ANSA).
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Cozze e vongole amiche dell'ambiente, gusci mangiano Co2
Studio dell'Università di Ferrara, fino a 254 grammi per ogni kg