(ANSA) - ROMA, 10 SET - "Lo stop della pesca per il caro
carburante avvenuto in questi giorni nel Mar Ionio e Tirreno sta
nuovamente mettendo in difficoltà il settore ittico. La scarsa
presenza del prodotto e l'incremento del costo delle materie
prime genera infatti un aumento dei prezzi che si sta ribaltando
anche sul consumatore". E' quanto evidenziato da Fabio Massimo
Pallottini, presidente di Italmercati e direttore generale del
Centro Agroalimentare Roma intervenuto all'evento di chiusura
del 35/o Comitato Fao per la pesca in corso a Roma.
"Per arrestare questa difficile congiuntura, i Mercati ittici
italiani - ha detto - possono diventare i luoghi sicuri dove
poter acquistare il pesce di qualità, in sicurezza e trasparenza
anche per quanto riguarda il prezzo. Grazie alla presenza di un
servizio veterinario ed alla collaborazione con la Capitaneria
di Porto, i Mercati ittici sono una vera garanzia per il
consumatore".
Dei 30 chilogrammi pro capite di pesce all'anno che viene
consumato in Italia, solo il 40% proviene dai Mercati ittici. "È
necessario incrementare il legame dei Mercati all'Ingrosso con
il commercio di vicinato", continua Fabio Massimo Pallottini,
"Oltre a promuovere una filiera corta, il consumatore può essere
infatti informato sull'origine, la qualità e le peculiarità del
prodotto".
Per valorizzare la pesca locale ed acquacoltura artigianale,
Pallottini ha segnalato in chiusura il progetto itinerante "Food
Hub", realizzato da Italmercati, in collaborazione con Borsa
Merci Telematica Italiana ed il ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali. (ANSA).
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Prezzi:mercati ittici alleati coi consumatori contro rincari
Lo afferma Pallottini al Comitato Fao per la Pesca