(ANSA) - LIVORNO, 26 FEB - "La decisione del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) di aumentare
per il 2021 il numero di giornate di fermo per la pesca a
strascico potrebbe generare forti contraccolpi occupazionali.
Ci appelliamo alla Regione Toscana affinchè intervenga a tutela
dei lavoratori e di un settore già messo a dura prova dagli
effetti della pandemia". Lo affermano in una nota Michele Rossi
(Flai Cgil Toscana),
Federico Mambrini (Uila pesca) e
Massimiliano Gori (Fai Cisl).
"E' inaccettabile, servono dei correttivi - proseguono -: il
settore della pesca è infatti da tempo in crisi e con questo
decreto saranno diminuite le giornate lavorative a disposizione
delle unità da pesca. Ci appelliamo alla Regione Toscana
affinchè intervenga". "Attualmente - ricordano - le giornate di
fermo previste a garanzia del mantenimento degli stock ittici
sono 30: il decreto del Mipaaf prevede però un ulteriore
incremento tra le 15 e le 30 giornate per barche inferiori ai 24
metri e un incremento dalle 20 alle 40 giornate per imbarcazioni
di lunghezza superiore. La situazione è già molto critica, il
decreto dev'essere rivisto".
"I lavoratori del settore non possono essere abbandonati a sé
stessi - concludono -: chiediamo che siano introdotti
ammortizzatori sociali strutturali a sostegno dell'occupazione.
Ci auguriamo che le istituzioni raccolgano il nostro grido di
allarme". (ANSA).
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