(ANSA) - VENEZIA, 12 FEB - "Il raddoppio delle giornate di
fermo tecnico è una misura inaccettabile che va a colpire
ulteriormente un settore in forte difficoltà a causa
dell'emergenza sanitaria. Non c'è stato alcun confronto né con
le Regioni né con le associazioni di categoria e professionali".
Così l'assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari
commenta la notizia della pubblicazione di un nuovo decreto
della Direzione Generale Pesca del ministero delle Politiche
agricole con la quale si prevede, dopo i 40 giorni di fermo
pesca biologico il raddoppio delle giornate di fermo pesca
tecnico passando dagli attuali 15 a 30 giorni per barche
inferiori ai 24 metri, e dagli attuali 20 a 40 giorni di stop
per imbarcazioni di lunghezza superiore.
"Si tratta di una nuova forte penalizzazione che le nostre
imprese non sono in grado di sostenere - sottolinea - il rischio
è che tagliando in questo modo le giornate lavorative la
produttività scenda sotto la soglia di sopravvivenza con la
conseguenza disastrosa di veder chiudere molte attività
provocando in più pesanti ricadute occupazionali".
La pesca, ricorda, è un comparto di primaria importanza per il
Veneto. "Non possiamo che condividere le forti preoccupazioni
espresse dalle associazioni di categoria e professionali per il
nuovo decreto - conclude Corazzari - Il settore deve fare i
conti con il drastico calo dei consumi di pescato dovuto
all'emergenza sanitaria e alla chiusura del canale Horeca,
un'ulteriore penalizzazione soprattutto in un momento come
questo non è sostenibile". (ANSA).
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