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Libia: sollievo comparto ittico ma urge ristoro famiglie

Sindacati ringraziano governo, ma "inammissibili rischi simili"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 DIC - E' corale la soddisfazione nel comparto ittico, dalle organizzazione di settore ai sindacati, per la liberazione dei 18 pescatori del distretto di Mazara detenuti in Libia per oltre 100 giorni. "Una notizia che tutto il settore aspettava da tempo e che finalmente si è concretizzata. Oggi è una bella giornata" sottolinea Federpesca, Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca. "Finalmente una bella notizia, attesa da tempo non solo dalle famiglie dei pescatori siciliani ma dalla grande famiglia della pesca italiana. I nostri appelli sono stati accolti", commenta l'Alleanza delle cooperative. "Oggi è un giorno di festa, ma da domani occorre che la diplomazia lavori per gettare le basi per poter pescare in sicurezza in alcune aree sensibili come la Libia, ma anche la Somalia ed evitare che gli equipaggi debbano esporsi a rischi quotidiani per poter lavorare". "Grande soddisfazione" la esprime Antonio Pucillo, Dipartimento Pesca Flai Cgil nazionale aggiungendo: "erano veramente trascorsi troppi giorni e tanta è stata l'apprensione di tutti. Ora con la comunità mazarese e tutti i familiari vogliamo tirare un sospiro di sollievo davanti a questa buona notizia. "Non è però ammissibile - sottolinea Flai Cgil - pensare di uscire in mare per lavoro con la possibilità di correre rischi simili; è necessario intervenire affinché non si ripetano fatti gravi come questi, con 18 lavoratori trattenuti in carcere per oltre 100 giorni senza un motivo plausibile. Come abbiamo fatto in questi mesi, rimarremo al fianco delle famiglie e dei pescatori, che hanno vissuto un'esperienza così drammatica". (ANSA).

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