(ANSA) - ROMA, 22 AGO - Un danno per l'ambiente ma anche per
le attività in mare. guanti e mascherine anti-Covid abbandonati
in mare finiscono nelle reti da pesca, un ennesimo rifiuto
altamente inquinante che si aggiunge a bottiglie, buste di
plastica, bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie e
pneumatici. A denunciarlo è Fedagripesca Confcooperative, che
ha raccolto le segnalazioni dei pescatori lungo le coste
italiane.
"E' impressionante la quantità di mascherine e guanti che
porto a terra con le mie reti", racconta all'ANSA Pietro,
pescatore del Tirreno. "Va trovata una soluzione - osserva -
perché così non possiamo andare avanti".
Difficile fare un bilancio, ma già oggi nei nostri mari,
ricorda Fedagripesca, finiscono ogni anno 8 milioni di
tonnellate di plastica a cui si aggiungono ora i dispositivi.
Intanto in Thailandia c'è già chi ricava mascherine proprio dal
riciclo delle reti da pesca, uno dei rifiuti più diffusi negli
oceani. Un'idea che potrebbe prendere piede anche in Italia dove
i pescatori già da anni sono impegnati nella raccolta delle
plastica in mare e nel recupero degli attrezzi 'fantasma',
quelli dispersi accidentalmente. (ANSA).
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Covid, allerta mascherine e guanti nelle reti da pesca
Fedagripesca, segnalazioni lungo le coste