(ANSA) - VENEZIA, 27 LUG - Otto milioni di euro a sostegno
delle 3092 imprese ittiche del Veneto. Questa la misura della
rimodulazione del piano finanziario di sostegno alla pesca che
l'assessore regionale al primario sta attuando per ristorare
pescatori e acquacoltori dell'arresto temporaneo delle attività
dovuto all'emergenza Covid, della conseguente crisi di liquidità
e delle misure sanitarie che le imprese hanno dovuto adottare.
"A sostegno delle imprese della pesca e dell'acquacoltura delle
coste venete - rileva l'assessore di comparto Giuseppe Pan - la
Regione rimodula il piano finanziario del fondo comunitario
Feamp, che per il Veneto vale oltre 45 milioni di euro, per metà
di fonte comunitaria. L'importo che si intende stanziare a
sostegno di questa fase emergenziale ammonta a 8 mln di euro,
pari al 18% del budget complessivo della programmazione
2014-2020. Le misure interessate sono: arresto temporaneo pesca
marittima, arresto temporaneo acque interne e acquacoltura". Il
fondo di 'emergenza'' per la pesca sarà così ripartito, in base
al fatturato fiscale sul mercato dei tre comparti: il 30% per le
imprese ittiche che svolgono la loro attività nelle acque
marittime e hanno subito il fermo-pesca per Covid; il 30% per
l'arresto temporaneo delle imprese delle acque interne (lagune e
foce del Po); il 40% per le imprese che si dedicano
all'acquacoltura (40%). "Alla luce degli effetti causati dalla
crisi Covid - anticipa Pan - siamo già al lavoro sui
criteri-guida del prossimo ciclo di programmazione del Fondo per
gli Affari Marittimi e la Pesca 2021-2027". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it