Il mondo europeo della pesca boccia le scelte di indirizzo della
Politica comune della pesca e lancia una petizione ai vertici di
Bruxelles, denunciando una totale assenza di coinvolgimento. Lo
fa sapere l'Alleanza delle Cooperative pesca, che ha siglato una
posizione unitaria condivisa con i rappresentanti delle
organizzazioni francesi, greche, maltesi, spagnole e croate. A
preoccupare è il processo decisionale di regolamenti relativi ai
piani di gestione pluriennali; in particolare la presentazione
da parte della Commissione europea su mandato del Consiglio, di
proposte di raccomandazione per la pesca di pesce azzurro in
Adriatico, corallo rosso, gamberi nel Canale di Sicilia,
occhialone in Spagna nel mare e della lampuga.
"Sono norme che se passeranno - spiega l'Alleanza - saranno
tutte rapidamente adottate e trasposte automaticamente in
Regolamenti Ue, senza alcun coinvolgimento del Parlamento
europeo e aggirando la co-decisione della normale procedura
legislativa". Si teme che anche su altre partite si continui ad
evitare il percorso legislativo democratico, precisa l'Alleanza.
Da qui l'appello delle organizzazioni europee al Commissario
europeo all'Ambiente, Virginijus Sinkevicius, ai ministri del
Consiglio pesca dei rispettivi Stati e a tutte le forze
politiche del Parlamento europeo, affinché "nella definizione
delle misure di gestione della pesca in Mediterraneo sia
rispettata la normale procedura decisionale democratica
dell'Unione, compresa la consultazione obbligatoria del
Consiglio Consultivo pertinente".
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Il mondo della pesca europea boccia la Politica comune
Alleanza Coop sottoscrive una posizione unitaria