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Alleanza cooperative, da Ue norma taglia-giornate in mare

40% della produzione a rischio. E' regalo alle importazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA - Sono in arrivo nuove norme europee taglia-giornate di pesca che rischiano di ridurre del 40% la produzione ittica nazionale a tutto vantaggio dell'export, soprattutto extra Ue. A lanciare l'allarme è l'Alleanza Cooperative pesca, che scrive alla ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, in vista dell'incontro del 24 ottobre, per portare all'attenzione del governo le scelte legislative che si vanno delineando a Bruxelles. A preoccupare è la proposta di regolamento che stabilisce per il 2020 la pesca per la flotta dello strascico dell'Unione Europea, puntando a ridurre le giornate di attività in mare. "Un bel regalo all'importazione con un inevitabile ridimensionamento della nostra filiera - denuncia l'Alleanza - dobbiamo scongiurare nuovi limiti agli operatori italiani che, per cercare di mantenere una redditività ritenuta adeguata, potrebbero aumentare l'intensità di lavoro a bordo, aumentando i rischi dovuti allo stress, alla fatica e alla stanchezza".

Preoccupazione anche per analoghe raccomandazioni come quella sul Canale di Sicilia per la pesca della lampuga, sul corallo rosso e per la pesca a strascico in Adriatico. Norme che, secondo l'Alleanza, "invece di percorrere un normale iter legislativo europeo, passerebbero attraverso la scorciatoia della Commissione generale della pesca del Mediterraneo (Cgpm) della Fao". Proprio in Adriatico le nuove misure di gestione in arrivo, volte a contenere lo sforzo di pesca, riguardano le principali specie in questa area, ossia nasello, scampo, sogliola, gambero rosa mediterraneo e triglia di fango.

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