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Pesca: Fai Cisl, parte campagna Porto sicuro in 70 marinerie

Punto di riferimento per gli operatori da tutele a norme

Pesca: Fai Cisl, parte campagna Porto sicuro in 70 marinerie

Redazione Ansa

ROMA - Si chiama 'Porto sicuro' la campagna presentata oggi dalla Fai Cisl per presidiare le 70 principali marinerie italiane e fornire assistenza e formazione ai 25 mila lavoratori della pesca. "E' un'azione di prossimità con cui vogliamo fare in modo che il sindacato rappresenti un punto di riferimento per i pescatori", ha detto il segretario generale Onofrio Rota illustrando il progetto nato nell'ambito del Programma nazionale triennale 2017-2019 della pesca finanziato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.

La federazione sarà impegnata con oltre 40 operatori nei porti per confrontarsi con i pescatori su tutele, norme, diritti. Diversi gli aspetti che verranno affrontati, come il lavoro usurante, gli ammortizzatori sociali, l'applicazione del Testo Unico sulla sicurezza, i fondi integrativi sanitari e per la pensione complementare, l'innovazione tecnologica e il ricambio generazionale. Ed è proprio al ricambio generazionale che sarà dedicata particolare attenzione. "Circa 6600 lavoratori su 25 mila hanno più di 56 anni - ha spiegato il segretario nazionale Silvano Giangiacomi - e solo il 12% è sotto i 30 anni.

Le giovani generazioni sono la metà di coloro che andranno in pensione nei prossimi anni, tra l'altro non in modo adeguato (per la piccola pesca l'importo si aggira sulle 450 euro). "Con i giovani dobbiamo rivendicare un sistema migliore - conclude Rota - e nel frattempo vanno implementati la bilateralità e i fondi integrativi sanitari, che garantiscono interventi sia per il pescatore che per il suo nucleo familiare".

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