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Fao, 5 giugno prima Giornata mondiale contro pesca illegale

Piaga per ambiente,economia e lavoro. 15% di produzione globale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA - Si celebrerà il 5 giugno la prima Giornata internazionale per la lotta contro la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata (Iuu) indetta dall'Onu. Lo fa sapere la Fao, agenzia capofila per questo evento, che punterà i riflettori su un fenomeno da sempre considerato una delle principali minacce per la sostenibilità degli stock ittici e della biodiversità marina, che comprende la pesca senza licenza e tutte le attività che violano le norme stabilite a livello nazionale, regionale o internazionale.

I numeri parlano da soli, con 26 milioni di tonnellate annue, pari al 15% della produzione mondiale della pesca, per un valore stando agli ultimi dati compreso tra i 10 e i 23 miliardi di dollari.

La Giornata arriva a due anni esatti (5 giugno 2016) dall'entrata in vigore dell'Accordo sulle misure dello Stato di approdo per prevenire, neutralizzare ed eliminare la pesca illegale adottato dalla Fao nel 2009. Un accordo che segna un evento storico in quanto, ricorda l'Agenzia delle nazioni Unite è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante dedicato alla lotta contro questo genere di pesca. Proprio domani a Roma alla Fao saranno sottolineati in una tavola rotonda, dove parteciperà tra gli altri il Commissario dell'Unione Europea alla pesca Karmenu Vella, gli sforzi già compiuti per combattere la pesca illegale, identificando le ulteriori azioni da intraprendere. Una piaga a tutto tondo perchè, come aveva fatto notare la Santa Sede nel 2016 proprio alla Fao, implica anche il tema della violazione dei diritti umani; il sindacato Uila pesca, infatti, precisa che si tratta di attività cui spesso si associa anche il non rispetto dei diritti del lavoro.

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