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Cia-Agricoltori e Unionbirrai uniti per filiera 100% local

Cibus, punta su identità territoriale. Scanavino, strada per Dop

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 MAG - Fare sistema per difendere le attività brassicole artigianali, creando un legame diretto fra birrifici indipendenti e aziende agricole per la produzione di specialità legate al territorio. È stato siglato a Cibus il protocollo d'intesa tra Cia-Agricoltori Italiani e Unionbirrai che dà il via a una collaborazione sinergica tra i due protagonisti di questo comparto giovane e dinamico, l'agricoltore e il mastro birraio, per svilupparsi. Già dal 2015 al 2022 le imprese produttrici di birra artigianale sono arrivate a 1.253 unità (+93%), con un incremento di occupati pari al 31%. Un comparto che oggi vale il 4% del mercato nazionale per una produzione di 500 mila ettolitri l'anno, di cui il 20% in biologico per un fatturato di oltre 250 milioni di euro. Protagonisti di questa crescita, i birrifici agricoli (21% del settore), che rispetto agli artigianali garantiscono una percentuale di produzione di orzo in proprio. Un trend che va favorito incentivando lo sviluppo di filiere locali.

Dopo un normale approvvigionamento estero di materia prima, ora si punta ad una marcata caratterizzazione territoriale; un'opportunità per le aziende che possono coltivare cereali per la maltazione, valorizzandoli rispetto agli abituali mercati delle commodity; per chi produce birra, invece, di scommettere sull'unicità del prodotto e non solo perché artigianale.

"L'agreement formalizza una partnership importante in particolare per la valorizzazione della filiera - commenta il direttore generale di Unionbirrai, Vittorio Ferraris - dalla produzione delle materie prime alla trasformazione, al prodotto finito". Secondo il presidente Cia, Dino Scanavino, "la creazione di distretti brassicoli territoriali con un proprio disciplinare di produzione può aprire la strada della denominazione di origine protetta anche al mondo della birra e questo darebbe maggior valore alle produzioni agricole e potrebbe essere occasione di sviluppo e recupero per tante aree interne o marginali del nostro Paese". (ANSA).

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