(ANSA) - ROMA, 04 MAG - Pandemia, rincari e nuove tasse
mettono a rischio la filiera italiana delle bevande analcoliche,
un settore alle prese con una "tempesta perfetta". Per gli
operatori riuniti a Cibus, in corso alle Fiere di Parma, per
l'Assemblea generale di Assobie, l'associazione di Confindustria
che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, c'è
preoccupazione per la tenuta del settore, che si trova da ormai
due anni sotto un fuoco incrociato a causa della pandemia prima,
dei pesanti rincari adesso e della minaccia di nuove tasse nel
2023: l'incremento della fiscalità del 28% prodotta dalla sugar
tax determinerà una contrazione del mercato dell'11,6% nel 2023
rispetto al 2022 e del 17,1% rispetto ai livelli pre-pandemia.
"Nel 2021 i consumi sono tornati a crescere, seppur sotto i
livelli pre-pandemia (-6% rispetto al 2019), ma - osserva
iangiacomo Pierini, presidente di Assobibe - l'impennata dei
prezzi di energia e materie prime alimentari, la guerra in
Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale
stanno mettendo a dura prova la tenuta del settore. In questo
quadro, fare sistema diventa ancor più importante per reggere a
quella che il presidente Bonomi ha definito una "tempesta
perfetta".
L'incontro si è aperto con i saluti del Sottosegretario al
Mipaaf Gian Marco Centinaio e ha visto la partecipazione di
Confagricoltura, Unionplast-Federazione Gomma Plastica e
Anfima-Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Imballaggi
Metallici e affini, Italgrob - Federazione Italiana Distributori
HoReCa e Fipe - Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.
(ANSA).
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Cibus: a rischio filiera italiana bevande analcoliche
Assobibe, da Covid a tasse tempesta perfetta settore soft drink