(ANSA) - BOLOGNA, 01 FEB - La ricerca sulle nanomedicine
dell'Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) raggiunge un
nuovo traguardo assicurandosi un finanziamento internazionale di
100mila dollari promosso dalla Creutzfeldt-Jakob Disease
Foundation. Lo studio, in collaborazione con l'Istituto di
ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano, riguarda
l'applicazione di nanomedicine per il trattamento della malattia
da prioni, nota anche come 'mucca pazza'.
Il progetto ha l'obiettivo di sviluppare nuovi approcci per
la terapia delle malattie da prioni. Tali patologie, dette anche
"encefalopatie spongiformi trasmissibili", sono malattie
degenerative del sistema nervoso centrale che colpiscono l'uomo
e altri mammiferi. Nell'uomo sono molto rare (l'incidenza è 1-2
casi per milione di persone all'anno) e caratterizzate da una
latenza lunga, ma che, successivamente alla comparsa dei primi
sintomi, portano ad una evoluzione veloce, senza cura e con
esito infausto.
Iniziato nel 2018, lo studio punta a utilizzare
nanoparticelle polimeriche direzionate al sistema nervoso
centrale, in grado di trasportare un nuovo farmaco al cervello
che può contrastare le prionosi, come la malattia di
Creutzfeldt-Jakob, la controparte umana del morbo della 'mucca
pazza'. (ANSA).
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A Unimore 100mila dollari per ricerca su morbo 'mucca pazza'
Da Fondazione Creutzfeldt-Jakob Disease, con Istituto Negri