ROMA - Lo "sdijuno", il pranzo abbondante delle 11 del mattino, tipico della tradizione rurale abruzzese, è uno dei segreti di lunga vita. A dirlo sono i ricercatori dell'Università di Teramo, che hanno concluso lo studio "Centenari", sulle abitudini alimentari e le caratteristiche metaboliche della popolazione abruzzese tra i novanta e i cento anni.
In totale sono 150 i Comuni della Regione con un tasso di longevità paragonabile o superiore a quello del Comune sardo di Villagrande (che conta un alto numero di centenari).
I Comuni più longevi sono localizzati principalmente nelle aree interne, in quattro aree contigue ai Parchi del Gran Sasso e della Majella e alla Marsica. "Lo sdijuno, una tradizione che rimane ancora tra gli anziani, è il primo pasto abbondante della giornata", spiega Mauro Serafini, docente di Alimentazione e nutrizione umana della Facoltà di Bioscienze dell'Università di Teramo, "una tradizione salutare che garantisce longevità".
Ricerca promuove lo 'sdijuno', il pranzo abruzzese delle 11
Università di Teramo, tradizione salutare, garantisce longevità