(ANSA) - ROMA, 28 FEB - Affermazioni allarmistiche
"ingiustificate e fuorvianti" sono diffuse online attraverso
articoli sui risultati di uno studio dell'Università di Torino
condotto su un campione di 100 insalate in busta che risale al
2012. Lo segnala, in una nota, il Gruppo IV Gamma di Unione
Italiana Food, che ritiene che sia "quanto meno discutibile
farle passare per nuove, senza specificare il fatto che i
risultati risalgono al 2012".
Il Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food dissente dal tono
allarmistico e dai contenuti degli articoli su vari punti.
Soprattutto in materia di conservazione e lavaggio delle
insalate in busta, l'Associazione precisa che ormai dall'agosto
2015, in seguito all'emanazione del Decreto Ministeriale
attuativo della legge 77/2011, sono entrate in vigore sul
territorio italiano le nuove regole in materia di produzione,
confezionamento e commercializzazione della Quarta Gamma.
La normativa detta una serie di parametri vincolanti sulla
sicurezza alimentare e sulla qualità, che devono essere
rispettati nel ciclo produttivo e nella distribuzione dei
prodotti di Quarta Gamma. Dal 13 agosto 2015, ad esempio, è
scattato l'obbligo per tutti i produttori e per la Distribuzione
di garantire il rispetto della catena del freddo a una
temperatura uniforme e costantemente inferiore agli 8C lungo
tutto il percorso che va dalle linee di confezionamento ai
banchi refrigerati dei punti vendita.
Si precisa anche che la sicurezza dei prodotti di IV gamma è
garantita dai numerosi controlli che vengono effettuati lungo
tutta la filiera produttiva, e che i tempi che intercorrono tra
la raccolta, la lavorazione e la vendita sono molto brevi,
affinché venga garantita la freschezza del prodotto.
La qualità e la sicurezza dal punto di vista igienico degli
ortofrutticoli di IV gamma vengono preservate attraverso
lavaggio e asciugatura accurati. Il lavaggio, per il quale la
normativa nazionale prevede almeno due vasche a ricambio
continuo di acqua, avviene con acqua potabile e attraverso
sistemi tecnologici avanzati che - a differenza del lavaggio
domestico - garantiscono un prodotto sicuro e conforme a legge.
È per questo motivo che il Ministero della Salute consente di
commercializzare il prodotto come "lavato e pronto al consumo".
(ANSA).
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Dal 2015 obbligo di rispetto della catena del freddo e controlli