(ANSA) - PISA, 12 DIC - Presto potrebbe arrivare sulle nostre
tavole la 'super frutta' grazie alle ricerche condotte nei
laboratori del dipartimento di Scienze Agrarie dell'università
di Pisa da Annamaria Ranieri e dal suo gruppo che studiano da
anni gli effetti benefici delle radiazioni ultraviolette sulla
frutta per mettere a punto prodotti dall'alto valore
nutraceutico, con un notevole accumulo - riscontrato nelle
pesche - di capacità antiossidanti.
L'ultimo progetto pisano riguarda le pesche ed è stato
condotto in collaborazione con l'Università del Sacro Cuore di
Piacenza, l'University of Natural Resources and Life Sciences di
Vienna e il Leibniz Institute of Vegetable and Ornamental Crops
tedesco. "Abbiamo impiegato - spiega Ranieri - la componente B
della radiazione ultravioletta sui frutti già raccolti
riprogrammando così la loro capacità di produrre molecole
nutraceutiche". Il procedimento prevede che la frutta sia posta
in celle climatiche dove è esposta ai raggi Uv-B per poi
controllarne i cambiamenti. I ricercatori hanno dimostrato che i
raggi ultravioletti, attraverso complessi meccanismi
intracellulari, attivano specifici geni coinvolti nella sintesi
di diverse classi di composti fenolici. Nel caso delle pesche i
ricercatori pisani dopo 36 ore dall'esposizione ai raggi
ultravioletti hanno notato un notevole accumulo di capacità
antiossidanti. Lo studio, conclude l'ateneo pisano, rivela "un
approccio ecocompatibile e la possibilità di ottenere i
'superfrutti' non solo in laboratorio, ma anche in serra su
larga scala". (ANSA).
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Creata la 'superfrutta' arricchita dai raggi ultravioletti
Ha un elevato valore nutraceutico e più capacità antiossidanti