(ANSA) - ROMA, 21 SET - Quando si smette di mangiare cibo
spazzatura, da patatine fritte a dolci, bibite e snack, si
avvertirà, almeno per la prima settimana di rinunce, gli stessi
sintomi di astinenza di un tossicodipendente che inizia a
disintossicarsi da una droga. In agguato quindi al mal di testa,
all'irritabilità fino all'ansia e la depressione. Lo suggerisce
uno studio pubblicato sulla rivista Appetite e condotto da Erica
Schulte presso la University of Michigan.
In passato diversi studi hanno suggerito che il consumo di
cibo spazzatura dà dipendenza come fumo, alcol e droghe,
investendo medesime aree cerebrali - in particolare i centri
nervosi dell'appagamento e del piacere. Questo lavoro punta
l'attenzione sui sintomi d'astinenza di chi decide di dire addio
al cibo che fa male ma che gratifica molto il palato.
Gli esperti hanno coinvolto 231 volontari che avevano deciso
di smettere di mangiare 'schifezze', dotandoli di uno strumento
per annotare tutti i sintomi fisici e psicologici che
avvertissero nei giorni in cui cominciavano ad astenersi dal
cibo spazzatura. È emerso che già al secondo giorno di
astinenza, e almeno fino al quinto, si fanno sentire tristezza,
desiderio di addentare qualche 'schifezza', irritabilità. Nei
giorni a seguire queste sensazioni sgradevoli tendono a scemare.
Secondo gli esperti sapere cosa succede quando si intraprende
una dieta può suggerire nuove strategie per massimizzarne le
chance di successo e dunque per evitare 'ricadute' e tenere i
pazienti lontani dal cibo che fa male.(ANSA).
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Con addio a cibo spazzatura, 'crisi d'astinenza' in agguato
Smettendo di mangiarlo, fastidi come se fosse una droga