(ANSA) - ROMA - Cambia la colazione degli italiani che per il
primo pasto mattutino spendono di più per alimenti biologici,
gluten free e integrali. Lo segnala la terza edizione
dell'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che ha analizzato
le informazioni presenti sulle etichette di 54.300 prodotti
alimentari di largo consumo posizionati nell'area della prima
colazione e le ha incrociate con i dati delle vendite realizzate
in supermercati e ipermercati di tutta Italia. La moda del
salutismo, sottolinea lo studio, spinge ad aumentare la spesa
per i prodotti privati di componenti ritenute critiche (come
grassi, zuccheri e olio di palma, ma anche lattosio e glutine) e
per gli alimenti ricchi o arricchiti di sostanze benefiche, come
le fibre, l'avena o il farro.
In particolare, gli alimenti "free from" hanno raggiunto il
42,1% delle vendite nell'area della prima colazione:
un'incidenza doppia rispetto alla media nazionale del food.
Stessa situazione anche per gli alimenti biologici con il logo
europeo in etichetta, che a colazione registrano un'incidenza
due volte superiore rispetto alla media del settore alimentare e
una crescita dell'8,3% nel 2017. Sulla tavola della prima
colazione sono ancora poco presenti, invece, i prodotti
destinati a persone con intolleranze alimentari. L'analisi dei
claim più diffusi presenti sulle confezioni dei prodotti per il
breakfast vede al primo posto "senza olio di palma", che ha
raggiunto una quota a valore del 27,1% sulle vendite, seguito da
"con fibre" (7,4% di quota, +4,6% annuo) e "integrale" (7,2% di
quota, +4,3% di crescita annua).
Nel corso del 2017 a crescere nelle vendite sono stati
soprattutto gli alimenti con zucchero di canna (+17,2%), "senza
olio di palma" (+13,1%), "senza zuccheri aggiunti" (+10,6%), con
farina di riso (+9,8%), quelli "con pochi grassi" (+8,3%) e i
biologici (+8,3%). Complessivamente nel 2017 hanno raggiunto il
12,2% di incidenza sulle vendite, con una crescita annua del
3,9%, ma hanno ancora una presenza inferiore alla media generale
del food: la quota dei prodotti "senza glutine" è metà di quella
che detiene nell'intero largo consumo alimentare. Seguono, con
una quota del 16,1% ciascuno, i prodotti "rich-in" e quelli che
sottolineano in etichetta la loro italianità (in crescita,
rispettivamente, del 3% e del 1,1%). A completare il basket di
spesa, i prodotti con bollini e certificazioni relativi a
origine o sostenibilità (15,9% di quota, +2% di trend), quelli
che richiamano in etichetta claim legati al mondo dei lifestyle
(12,8% di quota, +5% sul 2016) e, infine, quelli destinati a
persone con intolleranze alimentari (12,2% di quota, in crescita
del 3,9%).
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A colazione vanno forte i prodotti 'senza' (42%) e italiani
Osservatorio Immagino, cresce spesa per alimenti salutisti e bio