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Bimbi verdurofobi? Cinque mosse per superare rifiuto

Da Istituto surgelati vademecum salva-minestrone e non solo

Redazione Ansa

Un vademecum con cinque regole d'oro per aiutare i bambini a superare la verdurofobia. Broccoli, carote e spinaci e tutti gli ortaggi, infatti, faticano sempre di più ad entrare nella dieta dei piccoli, nonostante il ruolo strategico che questi alimenti giocano durante gli anni della crescita, per il loro apporto di vitamine, sali minerali e fibre. A stilarlo è l'Iias, l'Istituto Italiano Alimenti Surgelati, consapevole che il 20% dei genitori italiani dichiara di non riuscire a far consumare quotidianamente ai propri figli neanche una porzione di frutta e verdura, confermando l'allarme di un allontanamento da parte delle nuove generazioni dalla dieta mediterranea. La prima regola è coinvolgere i bimbi nella preparazione dei piatti; sentendosi partecipi i 'piccoli chef' saranno anche più motivati ad assaggiare ciò che hanno contribuito a portare in tavola.

Presentare le verdure in piatti cromaticamente divertenti e in formati d'appeal può rappresentare un ulteriore incentivo al consumo; zucchine, spinaci, carote, peperoni e zucca consentono preparazioni coloratissime e attraenti per i più piccoli. Per rendere le verdure ancora più appetitose dar vita a preparazioni creative; sì quindi a polpettine, frittate, crocchette, bocconcini a forma di animali, lettere, cuori, faccine sorridenti, ma anche frullati e estratti. Proporre porzioni rispondenti al fabbisogno e all'età; sicuramente piatti meno abbondanti risultano per i bambini anche meno 'impegnativi'. Se i genitori mangiano tanta verdura, i piccoli, infine, avranno sempre davanti agli occhi modelli positivi a cui ispirarsi. E il consumo nel 2017 sembra essere cresciuto in Italia, non solo di quelle fresche ma anche delle surgelate con +3,2%, toccando complessivamente quota 408.200 tonnellate

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