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Fda sotto accusa, troppo lenta in richiamo cibi contaminati

Ispettori Salute Usa denunciano inefficienze e ritardi

Redazione Ansa

- Food and Drug Administration (Fda) sotto accusa: si muoverebbe troppo lentamente e in modo inefficace nel valutare i rischi di malattie di origine alimentare e assicurare il ritiro di cibi contaminati da parte delle aziende. La bocciatura, per l'agenzia che regola cibi e farmaci negli Usa, arriva dagli ispettori generali del Dipartimento di salute, che hanno esaminato 30 dei 1.557 richiami fatti tra il 2012 e 2015, come segnala il New York Times.

Le industrie alimentari, rilevano gli ispettori, ci mettono in media 57 giorni per ritirare i lotti incriminati dopo l'avviso di possibili pericoli dell'Fda. In un caso un richiamo non è iniziato prima di 303 giorni. "Ogni singolo giorno è importante, perché è un giorno in più che un alimento rimane sugli scaffali, mettendo i consumatori a rischio", commenta George Nedder, autore del rapporto. Ogni anno circa 48 milioni di americani si ammalano per malattie di origine alimentare: di questi 128mila vengono ricoverati e 3000 muoiono. Il rapporto denuncia numerosi errori dell'Fda nel vigilare sull'inizio e monitoraggio del richiamo, oltre ad una valutazione dei pericoli per la salute non sempre tempestiva. Ci sono voluti infatti 165 per iniziare il richiamo del burro di arachidi contaminato da salmonella, 151 per richiamare le nocciole per sospetta contaminazione da salmonella, 82 giorni per gli spinaci congelati con livelli alti di cadmio, 27 giorni per le uova di anatra cotte con il batterio del botulismo. Da parte sua il commissario dell'Fda, Scott Gottlieb, ha detto che "la maggior parte dei richiami avviene entro quattro giorni dalla segnalazione del problema", e che l'agenzia ha già adottato alcuni provvedimenti per migliorare, come la creazione di un gruppo di esperti impegnato a rivedere i casi complessi e rendere più spedita l'azione.

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