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Campagne Liberali, su olio palma Coldiretti fa allarmismo

Non vero aziende alimentari lo stanno sostituendo con burro

Redazione Ansa

- ROMA - "Quante sono le aziende alimentari che hanno sostituito l'olio di palma con il burro? Poche, stando ai dati presenti sulle etichette nutrizionali dei prodotti e dichiarati dalle aziende stesse. Il consumo di burro potrebbe anche essere aumentato - non sono ancora disponibili dati certi - ma la ragione sicuramente non è la diminuzione del consumo di olio di palma". Lo afferma l'associazione Campagne Liberali nel sottolineare che "le recenti affermazioni di Coldiretti non trovano alcun riscontro nella realtà e sembrano parte di una strategia per creare allarmismo e drenare soldi pubblici verso i produttori di burro. Una nostra ricerca su 25 prodotti confezionati di largo consumo, appartenenti a diversi brand, smentisce nettamente l'affermazione secondo cui l'olio di palma sia stato sostituito con il burro. I surrogati più diffusi di questa materia prima sono infatti: olio di cocco, olio di semi di girasole, olio di colza e burro di karité". "Inoltre - aggiunge Campagne Liberali -, se per assurdo fosse vero che il prezzo del burro è aumentato perché si utilizza meno l'olio di palma, alle aziende alimentari converrebbe davvero tornare sui loro passi visto che l'olio di palma costa meno, contiene meno grassi saturi, non contiene colesterolo ed è più sostenibile del burro che deriva dagli allevamenti intensivi.

Difficile credere che le aziende alimentari abbiano sostituito il palma con il burro, perché si tratterebbe di un raggiro contro i consumatori costretti a consumare un ingrediente dal profilo nutrizionale certamente non migliore e meno sostenibile". "Più realistico pensare - conclude Campagne Liberali - che Coldiretti usi l'olio di palma come termine di paragone semplicemente perché si tratta di un prodotto che in Italia non è rappresentato da una lobby protezionista e che quindi non si possa difendere. Le affermazioni di Coldiretti dimostrano piuttosto che la campagna contro l'olio di palma non ha alcun fondamento scientifico, ma è mossa da interessi particolari e poco trasparenti".

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