NAPOLI - L'inquinamento atmosferico incide,
eccome, su malattie come tumore ai polmoni, asma, allergie e
malattie cardiovascolari. Difficile poter rimediare. Ma secondo
esperti, che da oggi sono riuniti a Paestum (Salerno) per la
settimana dedicata allo studio delle patologie ambientali e al
loro monitoraggio atmosferico, c'è un modo per poter incidere su
uno dei meccanismi principali nella patogenesi delle malattie
causate da inquinanti ambientali. E questo modo è la Dieta
mediterranea.
A Paestum fino a sabato 26 novembre con la seconda edizione
del Corso di Alta Formazione in Aerobiologia, Ambiente e
Cambiamenti Climatici e il Forum finale su Allergia, Immunità,
Asma e BPCO, ci saranno i maggiori studiosi nazionali e
internazionali che terranno delle lezioni a giovani specialisti
del campo. In collaborazione con le Società Scientifiche di
Allergologia Asma e Immunologia Clinica, l'Associazione Italiana
di Aerobiologia e la Società Italiana di Pneumologia, partirà
uno studio in collaborazione con Asl Salerno, Regione Campania e
Associazione Italiana della Dieta Mediterranea Ancel Keys di
Pioppi che vorrà dimostrare proprio come la Dieta Mediterranea
sia capace con le sue proprietà antiossidanti di proteggere gli
organismi viventi e quindi l'uomo dai danni dell'inquinamento
atmosferico.
"Il corso approfondirà vari temi come quello
dell'inquinamento atmosferico che nel nostro territorio risulta
essere quello di gran lunga più incidente sulla morbilità e
mortalità della popolazione residente. Le persone che vivono in
un raggio di 50-100 metri da una strada trafficata, subiscono
un'esposizione molto più elevata agli inquinanti generati dal
traffico veicolare. I rischi - spiega il professor Vincenzo
Patella Responsabile del Corso, Allergologo e Immunologo
dell'Ospedale S. Maria della Speranza di Battipaglia Asl Salerno
- per la salute dipendono dalla distanza dalla strada, dalla
densità e del tipo di traffico, ad esempio caratterizzato da
fermate e ripartenze, da salite e discese, dal passaggio di
camion e autobus alimentati a diesel, nonché dalla struttura
urbana e dalla direzione del vento".
"Il numero delle persone esposte è di fatto rilevante specie
nelle aeree densamente abitate. Difficile quindi poter
rimediare, con risorse limitate, ai danni alla salute da
inquinanti atmosferici, come tumore ai polmoni, asma e
bronchiti, allergie e malattie cardiovascolari. Fa ben sperare
però - aggiunge il professor Patella - la possibilità di
incidere su uno dei meccanismi principali nella patogenesi delle
malattie causate dagli inquinanti ambientali, ovvero di
utilizzare la capacità antiossidante della Dieta Mediterranea,
che potrebbe essere, se dimostrato, un valido strumento di
prevenzione dei danni causati da inquinanti presenti nell'aria
di origine antropica".
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Smog:esperti,dieta mediterranea potrebbe proteggere da danni
Nel Salernitano Settimana su patologie ambiente, parte studio