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Produttori carne, impatto ambientale come quello di verdure

Associazione Carni Sostenibili rilancia risultati ricerca

Redazione Ansa

La rivista scientifica ambientale "Science of the Total Environment" ha riconosciuto la validità della Clessidra Ambientale, il modello che valuta l'impatto sull'ambiente della Dieta Mediterranea, elaborato da Carni Sostenibili, organizzazione che raccoglie le associazioni delle 3 filiere delle carni in Italia (bovino, suino e avicolo).

Gli autori dell'articolo sostengono che il consumo di alimenti ricchi in proteine (carne, pesce, uova, legumi, salumi) ha un impatto ambientale simile a quello generato dal consumo di frutta e ortaggi.

"Nonostante sia opinione diffusa ritenere l'impatto ambientale generato dal consumo di carne superiore a quello di frutta e verdura - scrive Carni Sostenibili in una nota - la quantità raccomandata settimanalmente di alimenti ricchi in proteine genera un impatto sui gas serra che corrisponde a 5,7 CO2 eq/settimana nella Dieta Mediterranea e 6,4 CO2 eq/settimana nella nuova Dieta Nordica, simile all'impatto ambientale generato dal consumo di frutta e ortaggi (5,32 kg CO2 eq/settimana per la Dieta Mediterranea e 6,04 kg CO2 eq/settimana per la nuova Dieta Nordica)".

"La Clessidra Ambientale - sostiene Carni Sostenibili - supera la valutazione dell'impatto ambientale in termini assoluti (emissioni di CO2 per kg di carne rapportate a quelle prodotte da un kg di altri ingredienti) e incoraggia un nuovo approccio che pone l'attenzione sulle quantità consigliate nell'ambito di una dieta corretta ed equilibrata". 

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