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Esperto,consumare tonno in scatola contro carenza vitamina D

Prodotti ittici rappresentano 38% apporto totale del nutriente

Ancit, tonno un must per italiani, consumi ancora su

Redazione Ansa

- ROMA - Sono soprattutto bambini e adolescenti, over 55 e donne in menopausa - l'80% della popolazione italiana - a essere carenti di vitamina D, con possibili ricadute negative per l'organismo come osteoporosi e disturbi cardiovascolari. Nel Bel Paese, infatti, "la vitamina del sole" è agli stessi livelli da 20 anni e il contributo di vitamina D fornito dalla dieta è inferiore rispetto ad altri paesi europei. Durante i mesi freddi, bisogna quindi seguire una dieta ricca di alimenti che contengono vitamina D, come i prodotti ittici che rappresentano il 38% dell'apporto totale di questo nutriente. Tra tutti - sottolinea Ancit-Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare in una nota - il tonno in scatola, uno degli alimenti più amati dagli italiani che con 16 microgrammi per 100 g di prodotto è secondo solo alle aringhe quanto a contenuto di questo prezioso nutriente. "Il principale ruolo della vitamina D - afferma il prof.

Migliaccio, presidente onorario della Società Italiana di Scienza dell'alimentazione - è quello di mantenere un'adeguata mineralizzazione dello scheletro attraverso il controllo delle concentrazioni sieriche del calcio e del fosforo. Ciò consente di raggiungere nella vita adulta il migliore "picco di massa ossea", cioè l'ottimale mineralizzazione e densità scheletrica per la prevenzione dell'osteoporosi dopo la menopausa o nel periodo senile. Recenti studi hanno inoltre dimostrato anche l'importanza della vitamina D nei processi biologici che intervengono nel potenziamento del sistema immunitario. Infine si ritiene che la vitamina D, abbia un ruolo importante nella prevenzione delle malattie vascolari: ha infatti un ruolo protettivo su tutti i vasi e interviene nei processi biologici che regolano la contrattilità delle arterie." "Nelle cellule dell'epidermide - continua Migliaccio - è presente un precursore che si trasforma in vitamina D quando viene colpito dalle radiazioni ultraviolette B, ragion per cui d'estate con un'esposizione diretta e prolungata al sole c'è una maggiore tendenza all'assorbimento naturale di questo nutriente.

Durante l'autunno e inverno, quando si passa meno tempo all'aria aperta il suggerimento è di praticare una dieta equilibrata che preveda una appropriata assunzione di alimenti che contengono vitamina D soprattutto prodotti ittici tra i quali il tonno ed il salmone in scatola e freschi".

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