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Assocarni, bene metodo Lorenzin, siamo in dieta Doc italiani

Consumi in Italia in linea con quanto consigliato da nutrizionisti

Redazione Ansa

"Bene il metodo Lorenzin che non si è fatta tirare la giacchetta da allarmismi ma ha invece chiesto un parere scientifico italiano sulla recente decisione dell'Agenzia per la Ricerca sul Cancro (Iarc) dell'Oms sulle carni lavorate. Un parere che oggi ci conferma quanto già sapevano: le carni rientrano in una dieta equilibrata e i consumi degli italiani sono in linea con quanto consigliato dai nutrizionisti". Così il direttore di Assocarni Francois Tomei commenta il parere della Sezione del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA) inviato oggi al ministro Lorenzin. "Il metodo l'ho abbiamo apprezzato moltissimo" continua Tomei nel ricordare che per "questo allarme divulgato fuori controllo ha danneggiato una filiera integrata e di qualità come quella italiana che - precisa Tomei - ha pagato il fio di un mancato guadagno pari a dieci giorni di produzione. E' indubbio che il danno c'è stato, ma poi il consumo degli italiani è rientrato nei consueti valori con le feste tradizionali. L'industria italiana oggi non vuole aumentare i consumi di carne sul territorio nazionale ma difendere una cultura della carne - conclude Tomei - che ben si inserisce in uno stile di vita italiano, lontano da quei modelli di consumo di junk food e sedentarietà diffusi in altri Paesi che possono costituire invece fattori di rischio cancerogeno. La carne italiana è e resta simbolo di una tradizione di qualità"

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