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Efsa, insetti allevati possibile fonte proteine

Pochi dati, ma rischi microbiologici simili ad altri animali

Redazione Ansa

BRUXELLES - Gli insetti allevati costituiscono una nuova potenziale fonte di proteine ma i dati scientifici sui pericoli legati al loro consumo umano ed animale sono ancora molto limitati. É quanto emerge da un'analisi dei rischi dell'uso di insetti allevati come alimenti e mangimi, condotta dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). La sicurezza biologica e chimica dipende dal tipo di nutrimento, fase del ciclo di vita, specie di insetti e metodi per la trasformazione successiva. La possibilità di contrarre il morbo della 'mucca pazza' è legata all'assunzione di proteine di origine umana (letame) o di ruminanti. Quando però gli insetti vengono nutriti con mangimi consentiti, il potenziale rischio di esposizione a patologie e infezioni dovrebbe risultare simile a quello associato ad altri animali fonti di proteine.

Efsa rileva però che ci sono pochi studi sulla presenza di antimicrobici potenzialmente patogeni per i vertebrati e dati pubblicati sulle sostanze chimiche pericolose in insetti allevati. Gli esperti raccomandano allora ulteriori ricerche per una migliore valutazione dei rischi microbiologici e chimici dagli insetti impiegati come cibo e mangimi, oltre che studi sulla presenza di pericoli quando si utilizzano particolari mangimi, da rifiuti alimentari e letame.

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