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Nasce Ipafeed, portale dedicato a monitoraggio mangimi Ogm

Non rilevati a ora effetti negativi su animali nutriti a biotech

Redazione Ansa

- ROMA - Al via la banca dati on line delle colture geneticamente modificate per garantire la sicurezza dei mangimi animali nell'Unione europea. Si chiama Ipafeed ed è stata creata all'interno del progetto 'Marlon' finanziato dall'Ue, a cui hanno lavorato otto Paesi. Il sito mostra i risultati dei numerosi studi scientifici, in modo da fornire a legislatori e rappresentanti della filiera alimentare un monitoraggio attento sugli eventuali rischi legati all'uso dei mangimi e colture geneticamente modificati provenienti da paesi extraeuropei, spesso introdotti nel mercato comunitario e impiegati nei mangimi per animali. Secondo il rapporto 2014 dell'Isaaa, il Servizio internazionale per l'acquisizione di applicazioni agri-biotech, le superfici agricole con Ogm nel mondo sono aumentate del 3,6%, raggiungendo il record di 181,5 milioni di ettari coltivati in 28 Paesi, di cui 20 in via di sviluppo e 8 industrializzati. La banca dati, aggiornata durante i tre anni del progetto, nasce dalla necessità di migliorare la tracciabilità degli alimenti alla luce dei recenti scandali, dalla mucca pazza allo carne equina nei prodotti bovini, costati miliardi alle imprese in termini di perdita di guadagni, scuotendo la fiducia dei consumatori nella sicurezza a tavola. La piattaforma digitale contiene strumenti e linee guida per agevolare il monitoraggio della salute a lungo termine degli animali esposti ai mangimi derivati da colture geneticamente modificate. Dai dati raccolti sui mangimi non sono stati rivelati effetti negativi sulla salute degli animali nutriti con ingredienti Ogm; dagli studi è emerso, ad esempio, che le colture Ogm resistenti agli insetti potrebbero contenere livelli inferiori di sostanze chimiche tossiche prodotte dai funghi che colonizzano le colture danneggiate. 

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