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Domani firma accordo alla Cnh di Jesi per 127 esuberi

Incentivi economici per mobilità su base 'non oppositiva'

Redazione Ansa

(ANSA) - JESI, 06 MAR - I lavoratori dello stabilimento Cnh di Jesi (Ancona), riuniti oggi in assemblea, hanno dato via libera ai sindacati per firmare un accordo con l'azienda (che prevede tra l'altro la mobilità per 127 lavoratori) e fronteggiare il calo degli ordinativi. Dal 2021 ad oggi, il sito ha registrato -25% nella produzione dei trattori, e per il 2024 si stima un ulteriore calo tra il 5 ed il 15%.
    Per questo l'azienda aveva proposto nei giorni scorsi il ridimensionamento degli orari di lavoro e degli organici. Dopo una intera giornata di trattativa, lunedì, le parti hanno trovato l'accordo che verrà firmato domani, presenti le segreterie provinciali della Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Aqcf.
    Respinta l'ipotesi del passaggio al turno unico di lavoro (che resta doppio, come chiesto dai sindacati), il patto prevede il passaggio dall'attuale cassa integrazione ordinaria alla cassa integrazione di "solidarietà". Si aprirà inoltre la procedura di mobilità per 127 tra gli attuali 915 dipendenti a fronte di importanti incentivi economici. Le uscite saranno tutte su base volontaria, o meglio come spiegano fonti sindacali, "non oppositive" rispetto agli accordi proposti dall'azienda ai lavoratori, con adesione entro il 30 dicembre 2024.
    Nel computo degli esuberi, la Cnh avrebbe calcolato le "eccedenze di personale per rendere lo stabilimento sostenibile da un punto di vista economico". La metà degli esuberi potrebbe essere gestita attraverso l'adesione di 50-60 lavoratori a 2-4 anni dalla pensione, per cui l'azienda si farà carico dello scivolo pensionistico; se aderiscono entro il 30 giugno, è previsto un bonus aggiuntivo di 22.500 euro. Gli over 40 che vorranno aderire alla mobilità, saranno accompagnati all'uscita con 26 mensilità più i 22.500 se vanno via entro 30 giugno.
    Nell'incontro di ieri tra le parti, la Cnh ha ipotizzato di poter contenere il livello degli esuberi riportando a Jesi alcune produzioni dalla Turchia (si parla di parti di trasmissione dei motori) o internalizzando produzioni oggi affidate a ditte esterne. Non sono state rese note le giornate di cassa integrazione previste per il 2024: nel 2023 furono 61.
    (ANSA).
   

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