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Continua il trend positivo dell'export dei formaggi con un fatturato da 4,1 miliardi

Confcooperative, crescono le vendite a livello mondiale e Ue

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GEN - L'export di formaggi italiani ha raggiunto un fatturato di 4,1 miliardi di euro, con una crescita pari al +15,8% a livello europeo e al +13,7% nel mondo. Il confronto è con i primi 10 mesi del 2022. A fare da traino a volume si confermano i formaggi freschi, i grattugiati e le due Dop Grana Padano e Parmigiano Reggiano che registrano rispettivamente crescite pari al +12,5%, +7,7% e +5,5%. È quanto rileva Confcooperative sui dati del commercio con l'estero relativi al periodo cumulato gennaio-ottobre 2023 resi noti dall'Istat.
    Dal report emerge che rispetto agli scambi commerciali interni all'Unione europea, spiccano gli incrementi dell'export dei formaggi verso la Germania (+19,3%), la Polonia (+30,2%) e la Francia (+15,6%), Paese che si conferma - sottolinea la confederazione - la principale destinazione delle esportazioni casearie nazionali con oltre 880 milioni di euro in valore.
    Per quanto riguarda gli scambi mondiali, continua invece il calo di vendite in volume verso l'America (-0,6%), spinto dal crollo della mozzarella (-16,1%). Nonostante la decrescita nei volumi, i valori registrano però segni positivi: +5,6% in volume la crescita verso l'America e +12,5% in Asia.
    "La cooperazione - commenta il presidente del settore lattiero-caseario di Confcooperative Fedagripesca, Giovanni Guarneri - che raccoglie circa il 70% di tutto il latte prodotto in Italia ed è protagonista nella produzione dei principali formaggi Dop, come Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano, detiene ancora una quota limitata dell'export caseario italiano rispetto al ruolo che svolge in Italia. Le potenzialità sono molte e il patrimonio produttivo cooperativo è vasto, occorre mettere a sistema queste potenzialità, dotandoci di migliori strutture e garantendo una assistenza adeguata alle nostre realtà in modo da competere ancora meglio sui mercati storici e inserirci in modo credibile in quelli nuovi". (ANSA).
   

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