(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Nonostante i rincari, resta ancora
positiva la situazione di mercato per il settore vino, sebbene
ci si attenda nel prossimo futuro una minore dinamicità e
maggiori incertezze legate all'attuale quadro geopolitico ed
economico. Risultano, infatti, stabili le quantità vendute
all'estero relative al periodo gennaio-luglio 2022 su base
annua, ma con un incremento a doppia cifra rispetto al valore
(+13%). E' il quadro tracciato dal coordinatore del settore vino
di Alleanza Cooperative, Luca Rigotti, secondo il quale occorre
comunque attendere la chiusura della campagna vendemmiale e
ragionare su dati consolidati; questo per evitare di
intraprendere in maniera affrettata strade e misure.
"Ciò non toglie che ci siano forti preoccupazioni per
l'aumento dei costi di tutti i fattori produttivi - spiega
Rigotti - che non si riescono a coprire dall''incremento del
valore delle vendite; ed è qui che occorre lavorare per fare in
modo che i produttori, che finora hanno sostenuto e assorbito
gli aumenti, non soccombano sotto la pressione dei rincari". Per
la vitalità del settore, secondo il coordinatore, risulta sempre
più determinante l'impatto dei costi dell'energia, della
logistica e dei materiali divenuti ormai insostenibili, da
normalizzare con misure efficaci e tempestive. Oltre ad incidere
sulla remunerazione dei soci, "l'aumento mette a rischio in
molti casi la sostenibilità economica stessa delle imprese". Una
volta gestita l'emergenza, sarà poi necessario ragionare su
processi di innovazione e ri-organizzazione del settore per
ridurre i costi di esercizio e creare valore. Sulle politiche
europee che rischiano di danneggiare il settore, dall'approccio
ideologico al vino e salute, alla riduzione degli agrofarmaci,
Rigotti ha chiesto "unità di intenti e un approccio metodico e
scientifico". (ANSA).
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Vino: Alleanza coop, +13% valore export in primi 7 mesi
Quantità stabili. Lavorare per non soccombere ai rincari