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Crea, più scambi agroalimentari Italia nonostante guerra

Nel II trimestre. In aumento quantità esportate. Pesa inflazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Prosegue l'andamento positivo degli scambi agroalimentari dell'Italia nonostante la guerra. "Anche nel secondo trimestre 2022, in linea con i primi tre mesi dell'anno, si registra un netto aumento in valore delle esportazioni (+19%) e delle importazioni agroalimentari (+34%), rispetto allo stesso periodo del 2021. L'export e l'import agroalimentare superano entrambi, per la prima volta, il valore record di 15 miliardi di euro nel II trimestre. Le dinamiche inflazionistiche, con un aumento rilevante dei prezzi, giocano un ruolo importante sull'aumento dei valori, ma a crescere sono anche le quantità esportate dei principali prodotti di esportazione". È la fotografia scattata dal Crea Politiche e Bioeconomia sugli effetti della crisi russo-ucraina sugli scambi agroalimentari dell'Italia.

Il report rileva come gli effetti della crisi nel secondo trimestre siano evidenti sia per l'import agroalimentare dell'Italia dall'Ucraina (-29% in valore) sia per l'export verso la Russia (-39%). Tuttavia, sottolinea il Crea, "la netta contrazione delle quantità importate dall'Ucraina dei principali prodotti, come olio di girasole (-34%), mais (-72%) e panelli di girasole (-59%), è più che compensata dalle maggiori importazioni da altri mercati, quali Ungheria e Croazia. Allo stesso modo, nonostante il crollo dell'export agroalimentare verso la Russia di alcuni prodotti del Made in Italy, quali spumanti DOP, caffè torrefatto e olio extravergine, le esportazioni totali dell'Italia di tali prodotti crescono nel secondo trimestre 2022, grazie all'ottima performance di vendite su altri mercati di destinazione, come Francia, Stati Uniti e Canada". (ANSA).

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