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In carrello della spesa vince la sostenibilità, vale 12,5mld

Osservatorio GS1 Italy, su anche 'filiera' e 'tracciabilità'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - E' la sostenibilità in tutte le sue sfaccettature a confermarsi anche nel 2021 una delle leve più pervasive nel carrello della spesa degli italiani. Un prodotto su quattro ha in etichetta un richiamo che ne comunica l'impegno sul fronte del miglioramento ambientale, paniere che ha realizzato 12,5 miliardi di euro di vendite, contribuendo per il 32,2% al giro d'affari del totale rilevato. E' quanto emerge dall'11 edizione dell'Osservatorio Immagino di GS1, che contiene, tra l'atro, l'aggiornamento del 'Barometro Sostenibilità'. Sono oltre 32,7 mila i codici rilevati con almeno uno dei 35 tra richiami, certificazioni volontarie e bollini europei individuati dall'Osservatorio suddivisi tra quattro aree. Un business aumentato dell'1,2% su base annua, consolidando il +7,6% registrato rispetto al 2019. A questo risultato ha contribuito l'aumento dell'offerta (+5,3%) mentre la domanda è in calo del 4,1%. Grande attenzione alla sostenibilità degli imballaggi, dove 15 richiami su 15.150 prodotti, l'11,8% del paniere, ha sfiorato 7,5 miliardi di euro di vendite, +3% rispetto al 2020. i più rilevanti sono "ok-compost" +35,3%, "Mater-Bi" +19,4% e "Compostabile" +16,6%, mentre emerge forte il tema della CO2 (+12,9%). In crescita anche le indicazione relative a "filiera" o "tracciabilità" presenti in 1.667 prodotti, totalizzando +5,6% di incassi; latte Uht parzialmente scremato, verdura di quarta gamma (insalate miste), terza lavorazione bovino, pomodori sono tra le categorie vincenti. Continua anche la corsa ai 195 prodotti "senza antibiotici" con un giro d'affari in aumento del 5,6% per un totale di 109 milioni di euro; i più gettonati sono arrosti affettati, uova, salmone affumicato, pollo e prodotti avicunicoli. Stabile, infine, la crescita dei 3.110 prodotti che evidenziano rispetto e salvaguardia del benessere animale per un valore di oltre 1,7 miliardi di euro. Tra gennaio e dicembre il loro giro d'affari è aumentato dell'1,6%, grazie alla espansione dell'offerta (+6,8%) che ha compensato il calo della domanda (-5,2%). (ANSA).

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