(ANSA) - ROMA, 07 GIU - Cercano di salvarsi gli italiani per
far fronte agli aumenti dei prezzi del carrello e quindi torna
la lista della spesa in 4 famiglie su 10 (38%) ma si va anche a
caccia delle promozioni (37%); si guarda con più attenzione
anche al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti (47%) e
soprattutto si taglia il superfluo (48%) a tavola. E' quanto
emerge dall'analisi della Coldiretti relativi alle strategie
adottate dagli italiani secondo Ismea, dopo l'aumento del 7,1%
dei prezzi alimentari secondo l'Istat. Tra i comportamenti
virtuosi segnalati dagli italiani, sottolinea la Coldiretti,
spicca la riduzione degli sprechi che riguarda il 68% delle
famiglie. Un impegno che al valore economico aggiunge anche
quello etico ed ambientale in Italia dove nella spazzatura
finiscono quasi 31 chili all'anno di prodotti alimentari per un
totale di oltre 1,8 miliardi di chili da smaltire.
Sulle tavole tornano i piatti del giorno dopo come polpette,
frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che
non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella
spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire
tradizioni culinarie del passato. La propensione al risparmio,
in ogni caso, non sembra intaccare l'attenzione verso la
qualità, a cui non rinuncia il 70% dei consumatori scegliendo
prodotti Made in Italy. Se i prezzi per le famiglie corrono,
l'aumento dei costi colpisce duramente tutta la filiera
agroalimentare a partire dalle campagne dove l'11% delle aziende
agricole rischia di chiudere; difficile, infatti, far fronte
all'impennata dei costi che vanno dal 170% dei concimi al 90%
dei mangimi, al 129% del gasolio. Da qui la necessità, secondo
il presidente Ettore Prandini, "di lavorare da subito per
accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con
obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non
scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova
legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni".
(ANSA).
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Caro carrello, 38% di italiani torna alla lista della spesa
Coldiretti, corsa al risparmio ma non si taglia la qualità