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Cibus: a rischio filiera italiana bevande analcoliche

Assobibe, da Covid a nuove tasse una tempesta perfetta incombe su settore soft drink

Cibus: a rischio filiera italiana bevande analcoliche

Redazione Ansa

Pandemia, rincari e nuove tasse mettono a rischio la filiera italiana delle bevande analcoliche, un settore alle prese con una "tempesta perfetta". Per gli operatori riuniti a Cibus, in corso alle Fiere di Parma, per l'Assemblea generale di Assobie, l'associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, c'è preoccupazione per la tenuta del settore, che si trova da ormai due anni sotto un fuoco incrociato a causa della pandemia prima, dei pesanti rincari adesso e della minaccia di nuove tasse nel 2023: l'incremento della fiscalità del 28% prodotta dalla sugar tax determinerà una contrazione del mercato dell'11,6% nel 2023 rispetto al 2022 e del 17,1% rispetto ai livelli pre-pandemia.

"Nel 2021 i consumi sono tornati a crescere, seppur sotto i livelli pre-pandemia (-6% rispetto al 2019), ma - osserva iangiacomo Pierini, presidente di Assobibe - l'impennata dei prezzi di energia e materie prime alimentari, la guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale stanno mettendo a dura prova la tenuta del settore. In questo quadro, fare sistema diventa ancor più importante per reggere a quella che il presidente Bonomi ha definito una "tempesta perfetta".

L'incontro si è aperto con i saluti del Sottosegretario al Mipaaf Gian Marco Centinaio e ha visto la partecipazione di Confagricoltura, Unionplast-Federazione Gomma Plastica e Anfima-Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Imballaggi Metallici e affini, Italgrob - Federazione Italiana Distributori HoReCa e Fipe - Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.

(ANSA).

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