(ANSA) - ROMA, 02 MAG - È bloccato il 10% dell'export di
grano e mais dell'Ucraina a causa della decisione di sospendere
l'attività dei porti nelle città occupate dalla Russia. È quanto
emerge dall'analisi della Coldiretti sugli effetti del blocco di
quasi 4,5 milioni di tonnellate di cereali, tra grano e mais,
stimato da Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite
(Wfp).
Il blocco delle spedizioni dai porti del Mar Nero rischia
peraltro di alimentare l'interesse sul mercato delle materie
prime agricole della speculazione, che si sposta dai mercati
finanziari ai prodotti agricoli, dove le quotazioni dipendono
sempre meno dall'andamento reale della domanda e dell'offerta e
sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di
mercato. Una situazione, denuncia la Coldiretti, che nei paesi
ricchi genera inflazione e mancanza di alcuni prodotti ma in
quelli poveri allarga l'area dell'indigenza alimentare.
Un'emergenza mondiale che riguarda direttamente l'Italia, Paese
deficitario ed importa il 64% del proprio fabbisogno di grano
per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha
bisogno per l'alimentazione del bestiame, secondo l'analisi
della Coldiretti. (ANSA).
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Ucraina: Coldiretti, porti chiusi ferma 10% export cereali
Con blocco spedizioni rischio aumento speculazioni